Un proverbio è una frase, un modo di dire, una metafora, un’espressione concisa che esprime una situazione, un modo di fare o di essere, un qualcosa che nella cultura e nella tradizione popolare è considerata una “verità”, un qualcosa che vale per la maggior parte delle persone o degli eventi.
I proverbi esistono ovunque, a prescindere dalla lingua o dalla nazione e molto spesso, anche se detti con parole diverse e nati in epoche e culture diverse, rappresentano concetti estremamente uguali.
In Giappone i proverbi prendono il nome di kotowaza (諺) e possono essere classificati in 3 differenti categorie: iinarawashi (言い習わし, ovvero “detti brevi”), yojijukugo (四字熟語, ovvero “proverbi formati da 4 kanji”) e kanyōku (慣用句, ovvero “frasi idiomatiche”).
Di seguito vi lascio 18 proverbi giapponesi tra i più conosciuti, molti dei quali sono facilmente identificabili con proverbi nostrani. La prima riga di ogni proverbio è la versione in giapponese, la seconda è la versione in romaji, a seguire la traduzione letteraria e per ultimo il suo significato.
猿も木から落ちる
(saru mo ki kara ochiru)
Anche le scimmie cadono dagli alberi
(anche i più esperti, ogni tanto, possono commettere errori)
覆水盆に返らず
(fukusui bon ni kaerazu)
L’acqua rovesciata non torna nel suo recipiente
(quel che è stato è stato, oramai non è più ripristinabile)
水に流す
(mizu ni nagasu)
L’acqua lava via
(quel che è stato è stato; perdona e dimentica)
七転び八起き
(nana korobi ya oki)
Cadi sette volte, rialzati otto volte
(non mollare dopo aver fallito, riprova nuovamente; concetto legato anche i daruma)
雨降って地固まる
(ame futte ji katamaru)
La pioggia cade ed il terreno si indurisce
(le avversità costruiscono un carattere più forte)
猫に小判
(neko ni koban)
Monete d’oro al gatto
(non dare qualcosa di prezioso a chi non ne capisce il valore)
花より団子
(hana yori dango)
Dango invece di fiori
(preferire cose pratiche piuttosto che cose estetiche; durante l’hanami, mangiare i dango invece di guardare i fiori)
明日は明日の風が吹く
(ashita wa ashita no kaze ga fuku)
Il vento di domani soffierà domani
(anche se oggi le cose vanno male, domani potrebbero andare meglio; domani è un altro giorno)
蛙の子は蛙
(kaeru no ko wa kaeru)
Un girino è una rana
(anche se sei ancora un bambino, il tuo destino è comunque diventare come i tuoi genitori; tale padre, tale figlio)
知らぬが仏
(shiranu ga hotoke)
Non sapere rende Buddha
(l’ignoranza è beatitudine; non sapere qualcosa ti rende calmo come un Buddha, sapere ti rende arrabbiato e preoccupato)
井の中の蛙 大海を知らず
(I no naka no kawazu taikai o shirazu)
Una rana in un pozzo non ha conoscenza del grande oceano
(avere una visione ristretta del mondo perché le proprie esperienze e conoscenze sono limitate)
二兎を追う者は一兎をも得ず
(nito o ou mono wa itto o mo ezu)
Chi insegue 2 conigli non ne prenderà nemmeno uno
(fare due cose contemporaneamente porta a fallire in entrambe)
出る杭は打たれる
(deru kui wa utareru)
Il chiodo che sporge viene martellato
(chi non segue la massa va allineato agli altri; chi ha talento è odiato dagli altri)
十人十色
(jūnin toiro)
10 persone, 10 colori
(a ciascuno il suo; a non tutti piacciono le stesse cose; qui trovate un approfondimento sui colori tipici giapponesi)
千里の道も一歩から
(senri no michi mo ippo kara)
Un viaggio di mille miglia inizia con un solo passo
(per raggiungere un grande obbiettivo servono piccoli passi)
一期一会
(ichi-go ichi-e)
Una volta, un incontro
(solo per una volta; nessun momento della vita non può essere ripetuto)
異体同心
(itai dōshin)
Corpo diverso, stessa mente
(due persone che la pensano uguale, che agiscono in perfetto accordo)
起死回生
(kishikaisei)
Svegliarsi dalla morte e ritornare in vita
(riprendersi da una situazione disperata e trasformarla in un qualcosa di positivo)