HomeLingua giapponeseCome si scrive il tuo nome in giapponese? (con traduttore istantaneo)

Come si scrive il tuo nome in giapponese? (con traduttore istantaneo)

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Quanti di voi avranno chiesto ad una persona che conosce o studia il giapponese di potergli tradurre il proprio nome in giapponese? Ammettetelo, lo avete fatto. Tuttavia, è giunto il momento di svelarvi che spesso questa domanda potrebbe mettere in difficoltà la persona interpellata e che, per essere corretta, la traduzione ma deve contenere kanji…

«Alla fine di quest’articolo troverete un comodo e veloce traduttore istantaneo per tradurre il vostro nome italiano in giapponese»

Come abbiamo spiegato in un altro articolo su come vengono scelti i nomi in giapponese, i nipponici quando devono scegliere un nome utilizzano determinati kanji che hanno un significato specifico. Il giapponese è una lingua ricca di omofoni, quindi uno stesso nome potrebbe avere degli ideogrammi differenti, e quindi un differente significato, ma pronunciarsi allo stesso modo.

Perciò, perché non è la mossa giusta tentare di scrivere il nostro nome in kanji? Perché al suono delle sillabe che compongono un nome italiano, potrebbero essere associati degli ideogrammi che messi insieme darebbero vita ad un significato davvero bizzarro.

Farò un esempio proprio con il mio nome: Giorgia in giapponese avrebbe questi suoni: jyo – ru – jya quindi per ognuno di questi suoni, al quale corrisponde una sillaba in italiano, dovremmo trovare un ideogramma.

Con una ragazza giapponese che ho conosciuto quando studiavo a Tōkyō, abbiamo provato a trovare dei kanji adeguati al mio nome, ma il risultato non è stato quello sperato. Infatti, Giorgia in ideogrammi risultava significare “la donna serpente” o qualcosa di simile.

Insomma, potrebbe sembrare esotico, ma ai giapponesi strapperebbe un sorriso! Uno potrebbe anche pensare di poter usare il significato del proprio nome in italiano e cercare il corrispettivo in ideogrammi. Il risultato non sarebbe comunque conveniente poiché non avrebbe niente a che fare con la fonetica del nostro nome originario e continuare a risultare strano riportato in quel modo.

Non disperate però, una soluzione per scrivere il vostro nome c’è e si chiama “katakana” ovvero il sistema sillabico usato per le parole straniere.

Forse il risultato non risulterà bello come quello in ideogrammi, ma saremo sicuri che il nostro nome sarà scritto in maniera corretta e senza significati astrusi.

Anche in questo caso potrei fare un esempio con il mio nome: Giorgia, diviso in sillabe, diventerà jyo – ru – jya che nel sillabario katakana saranno queste: ジョ (jyo) ル (ru) ジャ (jya) = ジョルジャ

Per scrivere un nome in katakana bisognerà rispettare alcune piccole regole, niente di troppo difficile. Queste sono solamente alcune:

  • In giapponese le consonanti non possono essere isolate per questo bisognerà aggiungere una vocale (generalmente la U) per esempio MARCO diventerà MARUKO
  • Non esistono il suono “L”, quindi questi verranno sostituito dal suo “R”. Esempio: LAURA sarà RAURA
  • Il suono della “V” può essere sostituito con la “B”, ma anche con i kana ヴィ (Ui) e tutte le sue varianti con le 5 vocali
  • Per la “F”, dato che esiste la sillaba “FU” si aggiungerà una vocale in basso a destra in piccolo. STEFANO diventerà così SUTEFUaNO
  • Per trascrivere il suono “SI” invece, si utilizzerà la sillaba “SHI”. Per esempio SILVANA diventerà SHIRUBANA

Queste sono solo alcune delle regole ortografiche che si utilizzano per riportare i nomi con il sistema sillabico katakana. Sistema importantissimo da tenere in considerazione se non si vogliono avere per sempre impresse nella pelle delle scritte strane e senza senso.

 

Il tuo nome in giapponese: traduttore istantaneo

Poco sopra abbiamo spiegato alcune delle regole utilizzate per trasformare una parola straniera, o un nome proprio, in giapponese. Qui potete trovare un piccolo algoritmo sviluppato da Fabrizio Chiagano (alias VadoInGiappone) per tradurre il vostro nome italiano in giapponese!

Sarà mostrata sia la versione in Romaji, ovvero la trascrizione con caratteri latini di una parola giapponese, sia la versione in Katakana.

Attenzione: questo traduttore applica una serie di regole e trasformazioni tali da funzionare correttamente solamente con nomi e parole italiane. Questo perchè le parole inglesi, o di altre lingue, potrebbero essere lette diversamente da come si scrivono, ed il katakana riporta in giapponese una parola per fonetica e non per i caratteri scritti. Ad esempio, in inglese “Rachel” viene pronunciato “Reciel”; in questi casi l’algoritmo di traduzione non funzionerebbe corerttamente.

Inoltre, le sillabe che iniziano con la “V” saranno tutte tradotte con i kana “ヴ+vocale” e gli allugamenti “ー” sono utilizzati unicamente in presenza di doppie vocali.

Giorgia Cesaracciu
Giorgia Cesaracciuhttps://www.instagram.com/unavaligiaperilgiappone/
Guida turista per i giapponesi che visitano la Sardegna e accompagnatrice per gli italiani in Giappone, da più di dieci anni sono appassionata di cultura, storia e lingua giapponese. Nella mia pagina “una valigia per il Giappone” racconto aneddoti di viaggio e curiosità su questo meraviglioso paese.