Il Buddhismo è una delle due principali religioni del Giappone, insieme allo Shintoismo; è nato in India nel 600 a.C. ed è stato importato in Giappone dalla Cina e dalla Corea a partire dal 600 d.C. Oggi i templi Buddisti ed i santuari Shintoisti vivono in piena sintonia, infatti è facile trovare componenti ed edifici tipici di una delle due religioni nelle aree sacre dell’altra; molti templi hanno una temizuya o una coppia di komainu all’ingresso (tipici dello shintoismo) ed alcuni santuari hanno una pagoda oppure utilizzano incenso (tipici del buddhismo) oltre al fatto che l’architettura moderna shinto prendo molto spunto da quella buddhista.
C’è da dire che in un primo momento le due religioni furono abbastanza in contrasto tra di loro ed il buddhismo non fu molto considerato dalla popolazione, ma solamente dalla nobiltà. Negli anni a seguire, però, arrivarono dalla Cina nuove sette e da queste se ne svilupparono di ulteriori, facendo crescere l’influenza di queste ultime in tutto il Giappone, sia politico che tra la popolazione.
Tra le sette più potenti ed importanti troviamo la setta Tendai, fondata da Saichō discendente della scuola del Sutra del Loto, e la setta Shingon, fondata da Kūkai e basata sul culto del Buddha cosmico Vairocana. A seguire nacquero o furono importate dalla Cina anche la setta Jodo (della Terra Pura), la setta Jodo-Shin (della Vera Terra Pura), la setta Zen e la setta Nichiren.
- Oggetti tipici di un tempio buddista
- Somon
- Sanmon
- Nio
- Pagoda
- Hondō
- Kodo
- Bonsho
- Cimiteri
- Statue di Jizo
- Statue di Kannon
- Statue di Buddha
- Cilindri della preghiera
- Manji, la svastica buddhista
- I Bodhisattva cosmici (Mahāsattva)
- Luoghi e templi buddisti più famosi in Giappone
- Kiyomizu-dera
- Senso-ji
- Kinkaku-ji
- Todai-ji
- Koyasan
Oggetti tipici di un tempio buddista
Visitando un tempio buddhista potrete notare una grande varietà di sculture e costruzioni tipiche di questi luoghi. Ognuno ha un suo significato e rappresenta una parte del culto buddhista.
Somon
Sanmon
Nio
Pagoda
Le pagode erano le costruzioni utilizzate come “deposito”, fino al 1200 circa, per le reliquie, le opere d’arte e le scritture del tempio e per centinaia di anni sono state le costruzioni più alte di tutto il Giappone. Sono formate da vari piani e la tradizione vuole che questi siano sempre dispari; quasi tutte le pagode hanno sulla loro cima uno spuntone metallico che oggi è utilizzato anche come parafulmine, ma che in passato altro non faceva che attirare i fulmini e far bruciare l’edificio stesso. |
Hondō
Kodo
Bonsho
La bonsho è una grande campana situata in molti templi buddisti giapponesi; è quasi sempre realizzata in bronzo e riporta sulla parte esterna incisioni o decori; per suonarla si una specie di martello che viene “sbattuto” sull’esterno della campana, quando questa ha una dimensione ridotta, se invece la campana è molto grande si usa una trave di legno sostenuta da alcune corde. È usata per convocare i monaci o durante le cerimonie più importanti, come il Capodanno e l’Obon. |
Cimiteri
La maggior parte dei cimiteri giapponesi sono situati nelle aree intorno, o all’interno, dei templi buddhisti; la quasi totalità dei funerali in Giappone è preceduta dalla cremazione dei cadaveri, le cui ceneri, successivamente, vengono riposte in una tomba formata da un monumento in pietra su cui è inciso il nome del defunto o della sua famiglia. Tra i cimiteri buddisti più grandi ed importanti del Giappone c’è il cimitero Okunoin, sul Koyasan. |
Statue di Jizo
Statue di Kannon
Kannon è la bodhisattva buddhista della misericordia ed è una delle raffigurazioni più adorate dai fedeli buddisti in Giappone. Viene rappresentata con una forma snella e alta e con un sorriso misterioso, ma si dice che esistano almeno 33 forme diverse per rappresentarla, alcune delle quali con più teste e più braccia. Molti dei templi più famosi in Giappone sono dedicati a questo Bodhisattva, come il Sensō-ji di Asakusa a Tokyo ed il tempio Hase-dera di Kamakura. |
Statue di Buddha
Cilindri della preghiera
Questi cilindri sono caratteristici del buddhismo tibetano, ma raramente si possono trovare anche nei templi giapponesi, come ad esempio al Daisho-in di Miyajima. Possono essere realizzati in metallo, in legno o in pietra, riportano sulla parte esterna un mantra (solitamente Om Mani Padme Hum) e secondo la tradizione facendoli ruotare è come se si recitasse la preghiera a voce. Sicuramente un gran risparmio di tempio 🙂 |
Manji, la svastica buddhista
Al contrario di quello che molti possano pensare, il simbolo della svastica non è nato con Hitler, ma ha una tradizione molto più antica, religiosa e di indole buddhista; il nazismo se ne solamente impadronito cambiandogli totalmente senso e modificandolo leggermente (posizione invertita e ruotata di circa 30 gradi). Il nome svastica deriva dal sanscrito svastika e, in giapponese, è chiamato manji (卍) ed ha un significato prettamente positivo, fortunato e misericordioso.
Lo si trova inciso sulle facciate dei templi buddisti e su alcune statue del Buddha, solitamente all’altezza del cuore.
In occasione delle olimpiadi del 2020, la GSI (Geospatial Information Authority of Japan) aveva proposto al governo di revisionare alcuni dei simboli cartografici utilizzati sulle cartine del territorio giapponese per renderli più comprensibili ai turisti occidentali, tra questi risulta, tra l’altro, la sostituzione del simbolo del manji con una pagoda. Ad oggi, almeno su Google Maps, le svastiche continuano a rappresentare, come avviene da millenni, i templi buddhisti.
I Bodhisattva cosmici (Mahāsattva)
Probabilmente, ritrovandovi di fronte ad un tempio buddista o leggendone qualche articolo in merito, vi sarà capitato di sentire nominare altre “entità” oltre a Buddha, come Kannon, Jizu e Shukongōshin solo per indicarne alcune. Questi, nella religione buddhista e più precisamente nella corrente del Buddhismo Mahāyāna, rappresentano i Bodhisattva, ovvero persone che hanno già raggiunto l’illuminazione (la bodhi) e quindi hanno raggiunto la Buddità a tutti gli effetti, ma hanno rinunciato “temporaneamente” ad entrare nel Nirvana per aiutare gli esseri umani a raggiungere la salvezza.
Questa categoria di bodhisattva non è soggetta alle leggi della natura; possono infatti comparire contemporaneamente in più luoghi e possono acquisire qualunque forma terrena o spirituale. Quindi, essendo pienamente illuminati, sono oggetto di venerazione da parte della popolazione.
Luoghi e templi buddisti più famosi in Giappone
In Giappone esistono più di 50.000 templi buddisti sparsi su tutto il territorio nazionale; di questi alcuni sono conosciuti in tutto il mondo per la loro maestosità, la loro bellezza o la loro storia. Vediamo insieme i 5 templi buddisti da vedere assolutamente.
Kiyomizu-dera
Il Kiyomizudera è uno dei templi buddhisti più belli ed emozionanti di tutto il Giappone. E’ situato a est di Kyoto ed è uno dei più visitati del Giappone, soprattutto in primavera ed in autunno, grazie al suo meraviglio panorama cosparso di fiori di ciliegio e alberi di acero.
Senso-ji
Il Tempio Senso-ji è il più antico ed il più importante tempio buddista di Tokyo, uno dei luoghi più conosciuti e frequentati della città (sia dai turisti che dalla popolazione locale). Il complesso è ubicato ad Asakusa, nel centro storico di Tokyo.
Kinkaku-ji
Il Kinkaku-ji è un tempio zen situato a nord di Kyoto, molto famoso e facilmente riconoscibile perché ricoperto quasi interamente di vere foglie d’oro. Il tempio, in origine, era la villa dello shogun Ashikaga Yoshimitsu e fu trasformato in un tempio dopo la sua morte nel 1408.
Todai-ji
Il Todaiji è forse il tempio più famoso di Nara ed uno dei più importanti e conosciuti del Giappone. Al suo interno è presente una delle statue di Buddha più grandi del Giappone, costruita in bronzo e alta ben 15 metri.
Koyasan
Il Koysan è una località situata a sud di Nara ed è il centro principale del culto del Buddismo Shingon, oltre ad essere una delle mete di pellegrinaggio più famose del Giappone. Il Cimitero Okunoin lascia senza parole per la sua maestosità; inoltre, in tutta la zona è possibile trovare un gran numero di templi dove è possibile dormire per una notte.